Asilo Nido

La storia dell’asilo nido nel nostro paese è relativamente recente ma soprattutto in continua e costante evoluzione. La prima legge è del 1971 riguardava l’istituzione degli asili nido comunali, che diventano pertanto servizi di interesse sociale e pubblico, mentre fino ad allora erano affidati all’iniziativa di gruppi religiosi. Lo scopo principale di questo asilo nido è “provvedere alla temporanea custodia dei bambini, per assicurare una adeguata assistenza alla famiglia e anche per facilitare l'accesso della donna al lavoro nel quadro di un completo sistema di sicurezza sociale” (Art. 2). In altre parole, l’asilo nido è per la legge n.1044/71 ancora un servizio principalmente di custodia e assistenza, centrato maggiormente sui bisogni degli adulti, della società, dello sviluppo delle opportunità lavorative (in particolare della donna). www.progettoasilonido.it


Con il passare degli anni sia per le richieste delle famiglie che per le riflessioni sul contesto socio educativo, cambia il modo di intendere e gestire l’asilo nido. Fino al 1999 assistiamo ad un proliferare di leggi soprattutto in ambito regionale sulla cura e gestione degli anili nido in cui viene incentrata soprattutto il tema della Qualità del servizio offerto. In tal modo è cambiato anche la progettualità degli asili nido nidi. Nella gestione del nido viene privilegiato il rapporto coordinato e continuativo con le famiglie, che riconosco l’asilo come luogo primario di educazione dei bambini, ampliando in tal modo la progettualità del nido a cui contribuiscono attivamente. In questo modo cambiano anche le finalità stesse del nido che da luogo di accoglimento diventa una centro di sviluppo educativo con una sua specifica finalità legata alla fascia di età dei bambini a cui è rivolto. www.informafamiglie.it, www.reggiochildren.it .


Dopo oltre 40 anni dalla prima legge che li ha previsti nel nostro ordinamento sociale, una modifica significativa sta per interessare gli asili nido. E’ infatti allo studio del Parlamento il testo di una nuova normativa che riorganizza tutto il sistema dei servizi socio-educativi per la prima infanzia (comprende i bambini da 3 a 36 mesi). Questi servizi che saranno “di interesse pubblico” e costituiranno “funzioni essenziali” di Stato, Regioni ed Enti locali, potranno essere forniti sia da amministrazioni pubbliche sia da privati, compreso il privato sociale. Le famiglie dovranno essere coinvolte attivamente nella definizione degli obiettivi educativi, nella organizzazione e nella verifica della qualità e dei risultati dei servizi stessi, e gli enti locali e i gestori (pubblici e privati) dovranno collaborare tra loro in modo da integrare le diverse tipologie di servizio e favorire la continuità con la scuola dell'infanzia. Cambia quindi il modo di intendere il tempo dei bambini all’asilo nido e cambia soprattutto la sua progettualità. Il valore ed la responsabilità della funzione socio educativa degli asili nido diventa infine una finalità delle organizzazioni pubbliche. (la Repubblica, 2 febbraio 2015)


In tal modo si tenta anche di superare le ultime resistenze che ancora i genitori hanno nei confronti di questo tipo di servizio. Infatti una recente ricerca della Banca d’Italia ha illustrato come ancora i genitori potendo preferiscono affidare la cura dei bambini in questa fascia d’età a parenti o personale privato. La stessa ricerca ha invece illustrato i migliori risultati scolastici ottenuti dai bambini che hanno frequentato dai primi mesi l’asilo nido ed il migliore attitudine sociali e di scambio con gli altri.

Il nido di infanzia, il micronido, i servizi integrativi al nido e le Politiche Regionali in Campania per la famiglia e l’infanzia. A che punto siamo?

Il 19/11/2014 l’assessore alle Politiche sociali della Regione Campania ha presentato il piano regionale per la famiglia e l’infanzia, secondo il quale entro il 2015 saranno aperti 101 nuovi asili nido destinati alla prima infanzia (0-36 mesi), che si aggiungeranno ai soli 20 già in funzione. In totale i 121 asili nido del piano straordinario dovrebbero attivare 4800 posti. Agli asili nido si aggiungono i servizi integrativi al nido. Nel settembre 2014, sono stati attivati nuovi 65 ‘servizi integrativi’ per l’infanzia (2100 posti attivati) finanziati dalla Regione sul territorio della Campania.


Il nido di infanzia è un servizio educativo e sociale per bambini di età compresa da zero a tre anni, che prevede, altresì, la mensa ed il riposo pomeridiano dei piccoli. Tale tipologia di servizio può essere erogata presso strutture comunali o aziendali. Il servizio garantisce l'accoglienza e la cura del bambino, rispondendo alle sue esigenze primarie e ne favorisce la socializzazione, l'educazione, lo sviluppo armonico, l'acquisizione dell'autonomia, attraverso il gioco, le attività laboratoriali manuali, espressive e di prima alfabetizzazione.


I servizi integrativi al nido (spazio bambini e bambine e centro per i bambini e le famiglie) sono servizi educativi complementari ai nidi, che garantiscono una risposta flessibile e differenziata alle esigenze delle famiglie e dei bambini, con orari più ridotti rispetto ai servizi tradizionali (art. 3 e 5 della Legge 285/1997). Rientrano in questa tipologia: lo Spazio bambini e bambine, servizio con caratteristiche educative e ludiche che offre assistenza ai bambini da 0 a 36 mesi; il Centro per i bambini e le famiglie, servizio con caratteristiche educative, ludiche, culturali e di aggregazione sociale per bambini da 0 a 3 anni, che prevede la presenza di un genitore o familiare di riferimento. In questi servizi sono previste attività educative, ludiche, culturali e di aggregazione sociale, organizzate secondo criteri di massima flessibilità.


Fonti:

Regione Campania - Assessorato alle Politiche Sociali - Piano regionale per la famiglia e l’infanzia, 19 novembre 2014.

Regione Campania - Catalogo dei servizi residenziali, semiresidenziali, territoriali e domiciliari di cui al Regolamento di attuazione della L.R. 11/2007.


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Bambini, Svimez: In Campania e Calabria Meno Del 3% Frequenta Asili Nido
SVIMEZ-frequenza asili nido Regioni_2015
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